Museo Archeologico
Museo Archeologico
All’interno del Castello Aragonese è ubicato il MAR - Museo Archeologico di Castro, intitolato al Prof. Antonio Lazzari. Inaugurato nel 2009, nel 2015 è stato oggetto di una integrale ristrutturazione per l’ampliamento.
L’allestimento attuale comprende materiale lapideo, bronzeo e ceramico a partire dal Paleolitico superiore, proveniente dagli scavi di Grotta Romanelli e nella Grotta Zinzulusa e dalle campagne di scavo in ambito protostorico e storico, in particolare, dell’acropoli, attualmente occupata dal centro storico e da località Palombara.
I reperti originali, le ricostruzioni e le copie ripropongono il percorso della frequentazione dall’uomo di Neanderthal al giorno d’oggi, illustrando la vita dell’uomo delle caverne, dei primi villaggi protostorici dell’Età del Bronzo, le fortificazioni e la vita del periodo Ellenistico, in particolare, del popolo dei Messapi, della colonia romana, con continuità cronologica dalla fine della presenza bizantina fino alla riorganizzazione militare in epoca aragonese.
I reperti esposti sono provenienti esclusivamente da scavi all’interno del territorio comunale e il nucleo di interesse principale è costituito dal periodo ellenistico che attesta la presenza di una struttura templare a partire dalle prime colonie greche sulla costa italica fino a tutto il periodo Repubblicano romano dedicata alla dea Minerva.
TAPPA 1 - La preistoria
Nella Sala di Levante, in diretto collegamento con il Bastione di Contrafforte, sono raccolti i materiali preistorici che documentano l’importanza del territorio di Castro per la conoscenza delle più antiche fasi di vita, risalenti al Paleolitico.
TAPPA 2 – Il viaggio di Enea
Questa sezione presenta la riproduzione dell’insediamento antico di Castro nel IV sec. a.C. e, qui, si possono osservare le fortificazioni messapiche a blocchi squadrati, il Tempio di Atena, il porto antico e le rocce a picco sul mare. Un grande pannello mostra tutte le tappe del viaggio di Enea, raccontato nei versi di Virgilio. Castro costituisce il primo approdo in Italia dell’eroe troiano, descritto con enfasi nel libro III dell’Eneide.
TAPPA 3 - Tra Medioevo ed Età Moderna
Oggetti rinvenuti negli scavi del fondo Capanne. Presenta le fasi di vita di un quartiere abitativo della città, posto a ridosso delle fortificazioni di età angioina e poi aragonese e spagnola. Notevoli sono le invetriate policrome recanti gli stemmi nobiliari delle più importanti famiglie dell’Italia meridionale databili al Quattrocento.
TAPPA 3 – La scrittura
Sono raccolti importanti documenti, rinvenuti nel Santuario di Atena, della scrittura messapica, la lingua di tipo balcanico che parlavano e scrivevano gli abitanti del Salento prima della conquista romana. Notevole l’altare in calcarenite con dediche ad una divinità maschile: Iddi, forse Zeus, indicato con appellativi, per il momento, indecifrabili.
TAPPA 4 – Santuario di Atena
Sono presentati gli straordinari ritrovamenti effettuati all’interno del Santuario di Atena troiana (fondo Capanne). Nucleo centrale di tutto il MAR è la statua in calcare di Atena, scultura alta più di tre metri. Straordinarie le lastre in pietra leccese sulle quali è raffigurato un universo vegetale di stile barocco a rappresentare l’inesauribile fecondità della natura.
TAPPA 5 - Il bronzetto di Atena Iliaca
Il bronzetto del IV sec. a.C. rinvenuto nell’area del Santuario può essere considerato la chiave per interpretare tutto il Santuario. È raffigurata la dea Atena, nella stessa postura della statua di culto, con indosso l’elmo frigio che serve ad identificarla come dea frigia, ossia troiana.